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In questa sezione potete porre una domanda al Professor Chiarenza inviando una mail al seguente indirizzo: giuseppe.chiarenza@fastwebnet.it

Le e-mail pervenute riceveranno risposta nel pił breve tempo possibile, compatibilmente con le attività di servizio. Le risposte fornite sono a cura del Professor Giuseppe Augusto Chiarenza, già Direttore dell'Unità Operativa di Neuropsichiatria dell'Infanzia e dell'Adolescenza e del Dipartimento di Salute Mentale e Neuropsichiatria Infantile, Azienda Ospedaliera G. Salvini, Ospedale di Rho, Milano.  

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Che cos'è la dislessia?

Che cos'è l'A.D.H.D?


CHE COS'È LA DISLESSIA ?


registrazione dei potenziali cognitivi cerebrali lettura-correlatiLa definizione più recente, approvata dall' International Dyslexia Association è la seguente:"La dislessia è una disabilità dell'apprendimento di origine neurobiologica".

Essa è caratterizzata dalla difficoltà a effettuare una lettura accurata e/o fluente e da scarse abilità nella scrittura (ortografia).

Queste difficoltà derivano tipicamente da un deficit nella componente fonologica del linguaggio, che è spesso inattesa in rapporto alle altre abilità cognitive e alla garanzia di una adeguata istruzione scolastica.

Conseguenze secondarie possono includere i problemi di comprensione nella lettura e una ridotta pratica nella lettura che può impedire una crescita del vocabolario e della conoscenza generale".

» opuscolo informativo CIDAAI ( file PDF 389 KB)



CHE COS'È L' ADHD?

La sindrome da deficit di attenzione e iperattività (ADHD, acronimo per l'inglese Attention Deficit Hyperactivity Disorder) è uno dei più comuni disordini dello sviluppo neuropsichico del bambino e dell'adolescente, caratterizzato da iperattività, impulsività, incapacità a concentrarsi.

La prevalenza del disturbo, a seconda degli studi, si colloca tra il 4% e il 12% con maggiore incidenza nei maschi con un rapporto che varia da 3:1 a 9:1.

Cosa fa un bambino con ADHD?

Secondo i criteri del DSM-IV, il Disturbo da Deficit Attentivo con Iperattività (ADHD) è caratterizzato da due gruppi di sintomi definibili come inattenzione e impulsività/iperattività.

Il bambino è distratto e facilmente distraibile: fatica a concentrarsi; non riesce a portere a termine le azioni intraprese; sembra avere sempre altro in mente; evita le attività che richiedano attenzione; perde oggetti significativi o si dimentica di attività importanti.

Il bambino con ADHD tende a passare rapidamente da un'attività ad un'altra e non riesce ad aspettare il proprio turno in situazioni di gioco e/o di gruppo.

Infine, ci si trova di fronte ad un bambino che ha difficoltà a stare fermo a lungo: è come se fosse mosso da un motorino, con difficoltà a rispettare le regole, i tempi e gli spazi dei compagni, facendo fatica anche a rimanere seduto.

In genere tale comportamento diviene evidente prima dei sette anni e dura da almeno 6 mesi compromettendo il funzionamento del bambino in almeno due ambienti (casa, scuola, ambienti di gioco.)

Cosa fare?

Il primo passo è portarlo presso un Centro che possa riconoscere il disturbo, garantendo poi un'adeguata presa in carico (iniziare cioè un trattamento globale che investe il bambino, la famiglia, la scuola, ricorrendo, talora, anche alla terapia farmacologica.

» Collegamento alla sezione del CIDAAI

» Collegamento al sito dell'Associazione Italiana Famiglie ADHD 

 

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